CREDITO D’IMPOSTA AL 110% – Una Grande Opportunità ed una grande spinta economica ma ….. attenzione alle truffe ed ai facili guadagni

Stefano Lazzari

Tra le misure contenute nel decreto Rilancio, forse la più importante per “smuovere” l’economia sono i  lavori di efficientamento energetico e sismico degli edifici, sui quali è previsto un credito d’imposta  nella misura del 110% per i lavori commissionati dai privati sulle abitazioni.

In particolare, più che l’innalzamento della misura del bonus, oggi addirittura superiore alla spesa, la parte di maggior interesse riguarda la possibilità di trasformare le detrazioni in crediti d’imposta da cedere a terzi o addirittura alla ditta che esegue materialmente i lavori, a sconto del prezzo per la realizzazione degli stessi.

In altri termini, come annunciato dallo stesso premier nella conferenza di presentazione del decreto, i cittadini avranno la possibilità di ristrutturare le proprie case senza spendere un euro.

Tutto questo è tuttora in fase di chiarimento ed il decreto rilancio dovrà essere convertito in legge ma se nel meccanismo di cessione del credito  intervengono gli istituti bancari o assicurativi, (magari chiedendo anche un ulteriore 5 o 10% di remunerazione finanziaria) questa operazione potrà generare un volano di spinta economica veramente notevole.

Proprio per questo bisogna far particolare attenzione all’altro lato della medaglia e cioè, le possibili truffe a cui i cittadini, specie i più deboli e ingenui, si trovano esposti, a causa di potenziali comportamenti scorretti posti in essere dalle ditte che propongono di eseguire i lavori.

Il decreto ha cercato di contenere la possibilità di truffe coinvolgendo nelle responsabilità vari soggetti, oltre il committente e gli esecutori dei lavori, come i professionisti ed i tecnici che devono certificare ed asseverare con responsabilità dirette, anche penali, tuttavia se:

l’Agenzia delle Entrate procede con un controllo e se  la misura o la tipologia di lavori viene contestata e il credito d’imposta viene parzialmente (o totalmente) disconosciuto, il recupero d’imposta è rivolto nei confronti del cittadino. In altri termini, il privato si trova a dover pagare le somme maggiorate delle sanzioni e degli interessi.

È già iniziato il “circo” delle ditte che contattano le persone, in particolare, alcune aziende propongono di realizzare lavori che valorizzano in decine di migliaia di euro, senza neppure effettuare un minimo studio di fattibilità sull’abitazione in oggetto. Offerte del genere sono il chiaro segnale di comportamenti poco corretti, le cui conseguenze ricadranno poi sui cittadini.

È importante che i cittadini capiscano bene come funziona il meccanismo, rivolgendosi a ditte e professionisti di fiducia e  soprattutto, non è possibile parlare di cifre prima ancora di effettuare delle rilevazioni e degli studi specifici sull’immobile.

Far capire questo è  fondamentale per consentire al cittadino di individuare a monte le offerte poco serie e di affidarsi soltanto ad operatori qualificati, che prospettino delle soluzioni concrete e percorribili.

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